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marted́ 30 dicembre 2008 -
speciali pag. 26
LINCONTRO. In Broletto vertice fra le associazioni di categoria e la Provincia. Assenti i parlamentari e il mondo del credito, ma non solo«Tavolo anticrisi»: azione su due fronti di Giovanni Armanini ![]()
LE BANCHE (erano invitati i leader di Abi e Bcc), attraverso il presidente della Provincia Alberto Cavalli, hanno spiegato che il vertice con il mondo del credito si potrà fare dopo le festività natalizie. Il confronto sarà semplificato: le imprese (su proposta del presidente Aib Franco Tamburini) invieranno un rappresentante unico, il presidente Cdc Francesco Bettoni, con lui una delegazione del mondo sindacale e, ovviamente, la Provincia. Centrale la richiesta di condizioni diverse, più vicine ai tassi ufficiali, che sostengano le aziende. Dai sindacati la sollecitazione ad allargare, istituzionalizzandole, le anticipazioni delle banche sulla Cig (tema che non ha il favore delle associazioni imprenditoriali). Sul tema dei Confidi la Provincia e gli enti locali - come annunciato dal vicepresidente Aristide Peli a margine della seduta - valuteranno anche la possibilità di sostenerli direttamente con mezzi finanziari propri dopo gli interventi di Cdc e associazioni delle scorse settimane.
LALTRO FRONTE sarà quello degli ammortizzatori sociali. Il punto tecnico lo farà il tavolo del 7 gennaio, promosso dallassessorato alle Attività produttive, nato come vertice per fare il punto sulla crisi del tessile ed allargato allintero comparto manifatturiero provinciale. Lì si avrà un quadro chiaro per quanto riguarda le necessità di cassa integrazione in deroga. Le ultime battute del tavolo anticrisi sono state dedicate ai temi di innovazione, infrastrutture e internazionalizzazione. Un rapido excursus che ha sostanzialmente ribadito unampia convergenza sulle politiche della Camera di commercio. Sulle infrastrutture la Provincia ha voluto ribadire la disponibilità ad attivare quanto prima i 30 mln di investimenti sulledilizia scolastica previsti sul territorio. Anche per questo il presidente Francesco Bettoni si è detto «soddisfatto per un incontro in cui era necessario concretizzare dei passi avanti sulla priorità di tenere in vita le imprese: in questo senso lincontro con le banche sarà centrale». Sugli altri aspetti - ha aggiunto Bettoni - «cè un sostanziale appoggio ai grandi temi della Camera di commercio e questo gratifica il lavoro fatto fin qui che ha coinvolto passo per passo le associazioni».
TIEPIDE le reazioni delle altre associazioni. Il presidente Franco Tamburini (Aib) ha parlato di: «Incontro interlocutorio in attesa di novità concrete dal vertice con le banche da cui ci si attendono aperture per ottenere condizioni migliori per le aziende». Lo stesso Tamburini ha chiesto più incisività sulle infrastrutture: «con una voce forte ai tavoli nazionali per spingere le politiche e gli investimenti». Il presidente Gian Maria Rizzi (Confartigianato) lo considera: «un tavolo importante per delineare unazione collettiva sugli ammortizzatori e gli enti bilaterali dellartigianato», con una battuta sugli assenti: «il protagonismo - ha detto Rizzi durante lincontro riferendosi alle dichiarazioni di Associazione artigiani dei giorni scorsi - lo si fa con la presenza al tavolo e non chiamandosi fuori attraverso i giornali».
Giuliano Campana, presidente del Collegio costruttori, chiede invece uno sforzo aggiuntivo alla politica: «Va bene lo scambio di opinioni, ma per lefficacia serve una presa di posizione a livello nazionale da parte dei nostri politici affinchè i suggerimenti siano tradotti concretamente».
IL SEGRETARIO generale Cgil Marco Fenaroli parte dal protagonismo delle istituzioni: «Positivo che finalmente la Provincia si sia rimboccata le maniche su cose mai fatte. Attendiamo i risultati per esprimere ulteriori giudizi. Lincontro con le banche sarà decisivo». A livello regionale il leader della Cisl Lombardia, Gigi Petteni, sollecita la convocazione del tavolo regionale il Pirellone a compiere ulteriori passi per sostenere i lavoratori e le famiglie alle prese con le difficoltà, convinto che dalla Regione possa partire «un messaggio di coesione sociale».
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