MINISTERO DEL LAVORO -DOCUMENTO DI PROGRAMMAZIONE DELL’ATTIVITA’ DI VIGILANZA PER L’ANNO 2009

 

Il Ministero del Lavoro ha pubblicato il documento di programmazione dell’attività di vigilanza per l’anno 2009.

Tale documento, prendendo spunto dalle criticità esistenti al livello regionale, analizzate anche grazie ai contributi forniti dalle singole direzioni provinciali, è finalizzato alla pianificazione nazionale dell’attività ispettiva che tenga conto delle diversità territoriali e, nel contempo, della contingente situazione di crisi che investe tutti i settori economici e produttivi.

 

Particolare attenzione è stata riservata all’edilizia, con la previsione di interventi specifici nei cantieri (circa 30.000) per l’accertamento delle condizioni di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori.

 

In particolare il Ministero del Lavoro ha tracciato gli ambiti di intervento delle visite ispettive con particolare riguardo agli appalti, alle somministrazioni e ai distacchi, richiamando l’attenzione sulle fattispecie di somministrazione illecita, sull’autenticità degli appalti, nonchè sull’individuazione dei cc.dd. pseudo lavoratori autonomi con particolare riferimento all’edilizia; parimenti oggetto di ispezione dovranno essere le altre tipologie contrattuali (co.co.co e co.co.pro, rapporti di lavoro flessibile) soprattutto nei casi in cui non sia intervenuta la certificazione dei relativi contratti; e poi ancora una massiccia programmazione dell’attività ispettiva è rivolta anche agli ambiti nei quali c’è una maggiore concentrazione di mano d’opera extra comunitaria o di lavoro minorile.

 

Il contesto socio - economico da cui muove il testo in esame ha spinto il Ministero del Lavoro all’elaborazione di linee programmatiche che, partendo dalle specifiche problematiche territoriali, optino per la scelta di un’azione di vigilanza selettiva e qualitativa diretta a limitare ostacoli al sistema produttivo e a generare il massimo rendimento in termini di tutela del lavoro.

Nella convinzione di agire in maniera incisiva nell’azione di contrasto alle irregolarità che minano sostanzialmente la tutela delle condizioni di lavoro, il documento programmatico fissa quale obiettivo fondamentale la lotta al lavoro sommerso quale elemento che incide fortemente e negativamente nell’ambito della tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori.

In tale prospettiva vengono promossi accessi ispettivi brevi con il precipuo scopo di colpire il fenomeno de quo in maniera più efficace.

 

Suscettibili di verifiche ad hoc saranno i regimi concernenti l’orario di lavoro e la corretta applicazione della disciplina dei tempi di lavoro, nonchè la corretta applicazione della normativa concernente gli ammortizzatori sociali, il collocamento obbligatorio e le pari opportunità.

 

È stata, inoltre, sottolineata l’importanza dell’utilizzo delle altre forme di tutela sostanziale dei lavoratori previste nel D.Lgs. n. 124/2004, con particolare riferimento alla conciliazione monocratica e alla diffida accertativa per crediti patrimoniali.

È stata infatti ribadita l’importanza di tali strumenti al fine di trovare soluzioni immediate e tempestive che definiscano le situazioni di conflittualità senza dar seguito al procedimento ispettivo.

Nell’ottica di una attività ispettiva incentrata principalmente sulla lotta al lavoro irregolare e nel fornire una risposta incisiva alle peculiarità presenti al livello territoriale e ambientale, il Ministero ritiene necessario e indispensabile il coordinamento dei diversi soggetti impegnati nell’espletamento dell’attività medesima, con particolare riferimento alle Commissioni regionali di coordinamento e ai Cles, partecipati anche dalle stesse parti sociali che sono chiamate ad assumere un ruolo attivo volto all’elaborazione di strategie ed iniziative comuni per il contrasto del lavoro sommerso ed irregolare.

È stato, inoltre, predisposto un modello per la valutazione della qualità dell’azione ispettiva che dovrà essere compilato dalle singole direzioni provinciali del lavoro.

Unitamente a ciò, la Direzione Generale per l’attività ispettiva ha anche predisposto il c.d. progetto uniformità e trasparenza che coinvolgerà direttamente le organizzazioni datoriali e sindacali e gli altri professionisti, per la segnalazione di eventuali anomalie riscontrate nello svolgimento dell’attività ispettiva, sul fronte soprattutto della uniformità dell’azione e della trasparenza dei comportamenti ispettivi.

Sarà pertanto possibile inoltrare segnalazioni al dirigente della direzione provinciale del lavoro che a sua volta terrà informata in tal senso la stessa Direzione Generale.

Infine, è stata prevista la programmazione di incontri finalizzati alla attività di promozione e di prevenzione nell’ambito della materia lavoristica e nell’ambito delle novità in materia della tutela delle condizioni di lavoro.

Tali iniziative, che verranno appositamente calendarizzate presso le diverse Direzioni provinciali, con il coordinamento e il monitoraggio rispettivamente delle Direzioni regionali e della Direzione generale, potranno essere promosse anche dalle medesime Organizzazioni datoriali e sindacali oltre che dalle Università, dalle Scuole e dai Centri di ricerca.

Sono stati previsti circa 10.000 incontri in tal senso.