Edizione: 11/03/2009   testata: Giornale di Brescia   sezione:economia
E il patatrac delle Borse potrebbe aiutare...  
Investimenti a confronto: dal 2001 non c’è listino azionario che tenga contro l’immobiliare
BRESCIA Il presidente Campana ha ragioni da vendere quando dice «se non ora quando?» a proposito del possibile acquisto di una casa. Ed elenca tre buoni motivi per decidersi, se si ha una mezza idea al proposito, a passare dal progetto al rogito: tassi ai minimi, prezzi in calo, assortimento nella scelta. Il problema è, però, che il mercato - come tutti i mercati - è fatto di attese, di sentiment come si usa dire oggi. E il sentiment oggi immagina che i prezzi del mercato potranno scendere ancora. Poi non è mica detto andrà così: ma l’idea è un po’ questa. E c’è chi sostiene questa tesi con una considerazione semplice: è vero che i prezzi sono calati, ma abbastanza poco. E, visto che sul mercato c’è molto invenduto, è ovvio che, prima o poi, i prezzi scenderanno. Questo è il ragionamento diffuso.

L’ansia da ribasso e la scelta della tempistica
Prima o poi - quindi e forse - i prezzi scenderanno ancora. Messa così la cosa parrebbe solo una questione di tempo. E infatti la scelta del timing è, come in ogni investimento, quella decisiva. Si sa che - prima o poi - le cose vanno giù o andranno su. Il problema è, per l’appunto, il quando. Ed è abbastanza difficile centrare il momento perfetto per fare un investimento: uno pensa di comprare un titolo azionario perché è da giorni che va giù, lo compra e quel titolo continua a scendere. Meglio avesse aspettato, vien da dire col senno di poi. Ma se avesse aspettato (e quindi non acquistato), magari quello stesso titolo avrebbe cominciato a salire. E quindi si mangerebbe le dita, sempre col senno di poi.
Un po’ la stessa cosa capita per le case. Trattandosi di investimento importante (doppiamente se è la prima casa), la considerazione da fare preliminarmente è: perché voglio fare questo investimento? Perché non ho fiducia in altre forme (la Borsa, ad esempio, o i Bot)? Perché intendo metterlo a reddito con un affitto? Perché penso di acquistarlo e poi rivenderlo a breve oppure perché penso possa servire a mio figlio? Qui le risposte variano e si intrecciano a seconda di come uno sta e decide di fare.
Immaginando però di parlare a lettori normali, non speculatori di professione, io credo che la valutazione essenziale attenga al buon senso. E sulla base di questo non credo sia azzardato dire che oggi la situazione di mercato per acquistare casa è abbastanza favorevole. Magari potrà anche essere più favorevole fra tre mesi, ma magari no; è possibile che i prezzi calino ancora e i tassi anche, ma magari no, anche se - ad onor del vero - più d’una indicazione in questa direzione va. Perlomeno, credo di poter dire che oggi è il momento di pensare a questa possibilità, sempre che se ne abbia una mezza idea in proposito: valutare, sondare, chiedere, far suonare i telefoni delle agenzie, visitare cantieri.

Come investimento resta il migliore
C’è un aspetto ulteriore da sottolineare. Ed è quello della casa come investimento. Il grafico in pagina fa sintesi degli andamenti del mercato immobiliare bresciano (suddiviso per residenziale, produttivo, aree fabbricabili e indice generale immobiliare) mettendolo a confronto con l’aumento Istat del costo della vita e l’andamento della Borsa.
Come si può notare (amaramente notare per chi ha qualche soldo investito in azioni) l’indice generale immobiliare (fatto 100 nel 2001) ha toccato quota 147% a fine 2008; la Borsa ha fatto come i gamberi: da 76 (nel 2001) è arrivata a 64 e rotti a fine 2008. Ma fate conto che da inizio 2009, Milano ha perso un terzo del valore che aveva a fine dicembre: con il mattone non c’è partita. gi. bo.