MINISTERO DEL LAVORO - PERDITA DELLO STATO DI DISOCCUPAZIONE - INTERPELLO N. 12/09

 

Con richiesta di interpello è stato chiesto se le dimissioni volontarie presentate da un lavoratore dipendente, che svolge attività di lavoro a tempo pieno ed indeterminato, comportino la perdita dello stato di disoccupazione in quanto assimilate al rifiuto di una congrua offerta di lavoro.

Il Ministero del lavoro, con l’ interpello n. 12/09 del 20 febbraio 2009, richiamando l’articolo 4 del D.Lgs. n. 181/00, ha precisato che, per i lavoratori che svolgono attività lavorativa, la perdita dello stato di disoccupazione si registra solo nel caso in cui il lavoratore percepisca un reddito annuale superiore al reddito minimo personale escluso da imposizione.

Detta risposta ad interpello precisa che i limiti annuali sono per il 2009 fissati in 8 mila euro per attività di lavoro dipendente e 4.800 euro per attività di lavoro autonomo.

Secondo il Dicastero, l’ipotesi contemplata dall’art. 4, lettera c), del D.Lgs. n. 181 citato, che prevede la perdita dello stato di disoccupazione nel caso di rifiuto di una congrua offerta di lavoro, si applica soltanto per i soggetti in cerca di occupazione.