MUTUI
PER GLI ENTI LOCALI - NUOVE NORME DELLA
CASSA DEPOSITI E PRESTITI
Sulla
Gazzetta Ufficiale n. 40 del 18 febbraio u.s. sono stati pubblicati due Decreti
del Ministero del Tesoro recanti nuove norme relative ai mutui della Cassa
Depositi e Prestiti.
I
provvedimenti in esame aggiornano le tipologie di mutui che la Cassa DD.e PP.
potra' concedere, mettendo a disposizione degli enti locali diverse
opportunita' di finanziamento degli investimenti.
I
mutui della Cassa Depositi e Prestiti, sulla base dei decreti in esame, si
distinguono in:
a.
mutui a tasso fisso, ammortizzabili in un periodo non superiore a venti anni;
b.
mutui a tasso fisso con diritto di estinzione parziale anticipata alla pari,
ammortizzabili in dieci, quindici e venti anni;
c.
mutui a tasso variabile, ammortizzabili in dieci, quindici e venti anni.
Vengono,
inoltre, fissati i tassi di interesse, i cui valori variano in funzione del
tipo di mutuo. I tassi di interesse per i mutui a tasso fisso sono fissati al:
a)
4% per mutui con durata fino a 10 anni;
b)
4,35% per mutui con durata fino a 15 anni;
c)
4,60% per mutui con durata fino a 20 anni.
Per
i mutui a tasso fisso con diritto di estinzione parziale anticipata alla pari,
i tassi d'interesse sono uguali a quelli dei mutui a tasso fisso con una
maggiorazione che varia a seconda della durata e della quantita' massima
estinguibile.
Tale
maggiorazione oscilla tra un valore minimo di 0,20 al valore massimo di 0,48
punti percentuali.
Per
i mutui a tasso variabile l'indice di riferimento e' definito come media
aritmetica del tasso Euribor a sei mesi (rilevato nei giorni lavorativi del
mese che precede di un mese l'inizio del periodo di ammortamento) maggiorato:
-
dello 0,45% per i mutui con durata fino a 10 anni;
-
dello 0,50% per i mutui con durata fino a 15 anni;
-
dello 0,55% per i mutui con durata fino a 20 anni.