STUDI DI SETTORE - CORRETTIVI ANTICONGIUNTURALI
Nella riunione del
2 aprile 2009, la Commissione degli Esperti per gli Studi di Settore ha
riconosciuto ufficialmente lo stato di crisi del settore dell’edilizia per il
periodo d’imposta 2008, ed ha approvato i primi interventi di correzione per
adeguare gli Studi alla realtà economica attuale.
Nel corso
dell’incontro è stato reso noto che la SO.SE.
(Società per gli Studi di Settore) ha individuato 4 tipologie di correttivi da
applicare agli Studi di Settore, che avranno l’effetto di ridefinire la stima
dei ricavi relativi al 2008.
Ciò è stato
possibile a seguito sia dell’analisi delle informazioni contenute negli
appositi questionari, inviati dalle imprese, sia dell’elaborazione dei dati,
relativi agli effetti della crisi, acquisiti da organismi specializzati in
campo economico-aziendale (Banca d’Italia, Istat, Isaie,
Prometeia).
In particolare, le
misure approvate dalla Commissione degli Esperti riguardano:
1. in modo
differenziato, i settori che, nel primo semestre del 2008, hanno subito
maggiormente l’aumento dei costi delle materie prime e del carburante, al fine
di arrestare l’effetto negativo dovuto all’incremento del costo del venduto o
della produzione di servizi;
2. i settori
produttivi che hanno subito una significativa alterazione nei margini di
redditività, associata ad una tendenziale diminuzione dei ricavi, allo scopo di
mantenere, anche in tale ipotesi, in equilibrio il modello di stima dei ricavi;
3. tutti gli Studi
di Settore, con un intervento che renda più equilibrati i modelli di stima dei
ricavi, tenendo conto di eventuali rigidità degli stessi a fronte di «una
sistematica contrazione dei ricavi/compensi», che siano collegate a difficoltà
di adattamento della struttura produttiva nel breve periodo, in funzione degli
effetti della crisi (ad esempio, in presenza di difficoltà produttive riferite
al territorio);
4. l’adeguamento
dell’analisi effettuata mediante gli “indicatori di normalità economica”, ove
le variabili oggetto di tale analisi risultino alterate a causa della crisi
economica.
Ad esempio, nel
caso in cui, per effetto della crisi, si sia verificato un aumento dell’invenduto,
che abbia provocato un incremento delle rimanenze finali (cd. “magazzino”),
l’intervento correttivo sull’indicatore riferito alla “durata delle scorte”
consentirà di ridefinire il livello di congruità dei ricavi, stimato dallo
Studio di Settore.
Tali correttivi,
osserva la Commissione degli Esperti, costituiscono i primi provvedimenti
idonei a valutare l’impatto della crisi sull’attuale contesto economico.
Infatti, soltanto
l’acquisizione, nel 2009, delle dichiarazioni relative all’esercizio d’imposta
2008, consentirà un’analisi approfondita, con la conseguenza che la
rivisitazione degli Studi di Settore potrà essere completata unicamente nel
2010, data a partire dalla quale tali strumenti saranno dotati di un
significativo livello di rappresentatività delle diverse realtà produttive.
In ogni caso, è
stato ritenuto che le prime misure di correzione già approntate siano
sufficienti ad aggiornare il programma “Ge.ri.co.”
per la prossima dichiarazione dei redditi, consentendo ai contribuenti di
valutare la propria posizione in termini di congruità.
Tra l’altro,
nell’incontro del 2 aprile scorso, la Commissione ha ulteriormente ribadito
che, ove il contribuente ritenesse di aver operato correttamente, ma sia
risultato non congruo rispetto allo Studio di appartenenza, può non adeguarsi
al risultato da questo proposto, motivando tale decisione nell’apposito spazio
per le annotazioni nella dichiarazione 2009, riferita al periodo d’imposta
2008.
Infine, è stata
evidenziata la necessità che:
- anche con riferimento
al periodo d’imposta 2009 venga organizzata «una sistematica raccolta di
informazioni, al fine di un monitoraggio degli effetti della crisi [...] e di
un conseguente eventuale intervento sugli Studi di Settore»;
- per i periodi
d’imposta 2008 e 2009, interessati da notevoli modifiche nel mercato provocate
dalla crisi, il risultato degli Studi di Settore sia accompagnato in sede di
accertamento anche da altri elementi in grado di rafforzare ulteriormente la
pretesa tributaria. Inoltre, è stata segnalata all’Agenzia delle Entrate
l’opportunità di adottare particolare prudenza nelle situazioni in cui gli
scostamenti rispetto ai ricavi stimati dallo Studio saranno di lieve entità.
Per
completezza, si ricorda che l’art.8 del D.L. 185/2008, convertito dalla legge
2/2009, stabilisce che, in considerazione degli effetti dell’attuale crisi
economica, e con riferimento a determinati settori o aree territoriali, gli
Studi di Settore attualmente in vigore possono essere integrati con Decreto del
Ministro dell’Economia e Finanze, sentito il parere della Commissione degli
Esperti.