PIANO CASA REGIONALE - L.R. 13 DEL 16 LUGLIO
2009 - PIANO STRAORDINARIO DI SOSTEGNO ALL'EDILIZIA.
E’ stato
pubblicato sul Burl n. 28 del 17 luglio u.s., 2° Supplemento Ordinario, il “Piano
Casa” della Lombardia che prevede «Azioni
straordinarie per lo sviluppo e la qualificazione del patrimonio edilizio ed
urbanistico della Lombardia».
La norma
rappresenta il recepimento lombardo dell'intesa espressa, a livello nazionale,
dalla Conferenza Unificata in data 1° aprile 2009 in merito ad un piano di
azione speciale per il sostegno al settore delle costruzioni, più conosciuto
come “piano casa”.
Il piano,
al fine di agevolare, con finalità anticicliche, la messa in circolo di
investimenti privati in attività edilizie, promuove la realizzazione di
interventi di varia tipologia: le disposizioni del piano saranno applicabili
a partire dal 16 ottobre e gli interventi dovranno essere avviati all'interno
di una finestra temporale della durata di 18 mesi (24 nell'unico caso delle
disposizioni in materia di edilizia sociale, di cui all'articolo 6 della
norma).
Ecco, in
estrema sintesi, le linee di intervento in cui il piano è articolato:
Recupero di edifici esistenti: possibilità di
riutilizzare, previo recupero (senza demolizione e ricostruzione totale), sulla
base di denuncia di inizio attività, edifici o parti di edifici per adibirli ad
uso residenziale o ad altre destinazioni ammesse dallo strumento urbanistico
vigente; si potranno inoltre utilizzare volumetrie in seminterrato per attività
economiche, professionali e accessorie alla residenza. Per gli edifici occupati
da attività economiche ancora in essere è esclusa la possibilità di cambio di
destinazione d'uso. Sono previste particolari misure anche per il riutilizzo di
fabbricati agricoli.
Ampliamento di edifici esistenti: per villette
uni-bifamiliari ed edifici esclusivamente residenziali di volumetria non
superiore a 1.200 metri cubi, ultimati prima dell'entrata in vigore della Legge
12/2005 ed ubicati all'esterno di centri storici, è prevista la possibilità di
ampliamento del 20% della volumetria esistente, realizzata sulla base di
denuncia di inizio attività o di permesso di costruire e subordinata ad una
riduzione del 10% del consumo energetico sulla porzione di edificio esistente.
Sostituzione edilizia (residenziale): per edifici
esclusivamente residenziali esistenti, attraverso interventi di
demolizione-ricostruzione vi è la possibilità di sostituzione, con bonus
volumetrico del 30%, sulla base di denuncia di inizio attività o permesso di
costruire e previa riduzione certificata del 30% del fabbisogno energetico
rispetto ai limiti di legge. La possibilità di incremento volumetrico è
aumentata al 35% nel caso di interventi di sistemazione a verde. Nei centri
storici la possibilità di sostituzione è consentita per edifici residenziali
incongrui con il contesto, previo parere vincolante della Commissione regionale
per il paesaggio e con ampliamento massimo del 30%.
Sostituzione edilizia (non residenziale): possibilità di
sostituzione anche di edifici parzialmente residenziali o non residenziali,
purché ubicati in tessuti prevalentemente residenziali, con nuovi edifici ad
uso abitativo e di volumetria pari al massimo a quella esistente. È inoltre
consentita, in caso di riduzione del fabbisogno energetico, la sostituzione di
edifici a destinazione produttiva o artigianale ubicati in zone industriali
individuate dai comuni, con possibilità di ampliamento fino al 35% e conferma
della destinazione d'uso.
Riqualificazione di quartieri di edilizia
sociale:
è consentita ai soggetti pubblici proprietari di quartieri ERP la realizzazione
di nuova volumetria da destinare a edilizia sociale, nella misura del 40% della
cubatura esistente, subordinatamente all'avvio di interventi di recupero
energetico e paesaggistico-ambientale nell'intero comparto. La nuova
volumetria, che potrà anche essere ceduta, del tutto o in parte, ad operatori
che si impegnino a realizzare le quote di edilizia sociale (compresa l'edilizia
convenzionata), andrà realizzata previo permesso di costruire, da richiedere
entro due anni a decorrere dal 16 ottobre 2009.
Alla luce
dell'importanza del provvedimento per il settore delle costruzioni, è in fase
di redazione una circolare di approfondimento.
Si allega
il testo della Legge Regionale in parola