INPS - NUOVA FUNZIONE DI
ACCERTAMENTO E VERIFICA AMMINISTRATIVA - TUTORAGGIO DELLE GRANDI AZIENDE -
MESSAGGIO N. 18610/2010
Con precedente circolare n. 23 del 16 febbraio 2010,
l’Inps ha illustrato una nuova funzione di accertamento e verifica
amministrativa volta a:
- modificare comportamenti scorretti, individuare
situazioni a rischio ed ottimizzare il rapporto con il contribuente mediante la
condivisione di intenti (finalizzata al rientro, nel quadro contributivo,
dell’azienda irregolare);
- individuare e rendere operative (previa
formalizzazione di regole che devono essere osservate in tutto il territorio)
le “migliori prassi”;
- dare impulso all’attività di vigilanza, laddove
emergano gravi irregolarità, nonché comportamenti “silenti” irregolari.
Si informa che l’Istituto ha impartito ulteriori
istruzioni sull’argomento con messaggio n. 18610 del 14 luglio 2010, il cui
testo è a disposizione presso i nostri uffici.
Tale messaggio rende noto che, a decorrere dal 15 luglio 2010, è
operativa l’attività di verifica amministrativa denominata “Tutoraggio delle
Grandi Aziende”.
L’INPS sottolinea che detta attività ha come obiettivo
la prevenzione delle anomalie generate dai flussi contributivi aziendali,
creando professionalità unitarie ad alto valore aggiunto, in grado di
affrontare i fenomeni e le situazioni complesse riferite a tutti i contesti
riconducibili alle imprese di volta in volta poste sotto attenzione.
L’azienda avrà quindi come diretto referente un
funzionario dell’Istituto, che la gestirà nel suo complesso mediante una
costante attività di verifica allo scopo di individuare soluzioni,
possibilmente condivise, relative a problematiche tecniche ed amministrative.
Ciò premesso, il messaggio di cui trattasi fornisce le
seguenti precisazioni.
Aziende sottoposte all’attivita’
di “tutoraggio”
Il parametro di
riferimento per individuare le imprese da sottoporre a “Tutoraggio” è
costituito dalla contribuzione media lorda mensile dei modelli DM 10 presentati
nell’anno 2009. Nello specifico, le aziende sono state suddivise in cinque
fasce:
- aziende con un importo lordo contributivo mensile
denunciato superiore a € 1.000.000;
- aziende con un importo lordo contributivo mensile
denunciato superiore a € 500.000 e fino a € 1.000.000;
- aziende con un importo lordo contributivo mensile
denunciato superiore a € 300.000 e fino a € 500.000;
- aziende con un importo lordo contributivo mensile
denunciato superiore a € 100.000 e fino ad € 300.000.
- aziende con un importo lordo contributivo mensile
denunciato inferiore a € 100.000.
Attivita’ da espletare
L’attività di
“Tutoraggio” prevede non solo una approfondita analisi della singola impresa,
ma anche la conoscenza del territorio e dei relativi fenomeni socio-economici,
in modo da consentire di contestualizzare l’attività e i comportamenti
aziendali.
Questo aspetto, osserva l’Inps, assume rilievo in
quanto permette di individuare particolari “fattori di rischio”, che possono
comportare omissioni o irregolarità in ordine agli adempimenti stabiliti dalle
norme, e, soprattutto, di attuare azioni di prevenzione per evitare la
generazione di anomalie e di evidenze.
Analisi della situazione aziendale
La procedura “Tutor” è una procedura di sintesi che,
attraverso la navigazione negli archivi di riferimento, guida l’operatore
dell’INPS nell’individuazione degli elementi da ricercare e da valutare anche
tramite il contatto diretto con l’azienda interessata.
Tale procedura, oltre a fornire l’elenco anagrafico
delle ditte da “tutorare”, consente, per ciascuna di
esse, l’accesso alle varie procedure di gestione ed al “Fascicolo Elettronico”
dal quale detto operatore può già desumere un quadro generale dell’azienda.
L’Inps fa presente che la situazione contributiva può
essere comunque approfondita mediante l’accesso agli archivi contabili ed
all’archivio delle note di rettifica, che rappresentano una spia importante
della coerenza tra le denunce aziendali e le caratteristiche contributive attribuite
dall’Istituto all’azienda medesima.
Il messaggio in esame segnala che le Sedi
dell’Istituto devono inoltre effettuare una verifica:
- sulle richieste di prestazioni a sostegno del
reddito (come la Cassa Integrazione Guadagni), in quanto da una analisi
puntuale, sia sul rispetto degli adempimenti contributivi, sia sul numero dei
lavoratori che fruiscono di queste prestazioni, può derivare un accertamento di
indebito contributivo;
- sulle indennità economiche di malattia erogate
(ovvero non erogate) con i corrispondenti contributi versati;
- sulla tipologia dei rapporti di lavoro instaurati
dall’impresa, atteso che il ricorso a lavoratori a progetto, ovvero con
contratto part-time, in una percentuale eccessiva sul totale della forza
lavoro, potrebbe essere un “fattore di allarme” per situazioni da approfondire
anche con l’intervento degli ispettori di vigilanza.
In sostanza, rimarca l’Inps, un raffronto fra il
totale esposto nei quadri “B” e “C” del DM 10 e gli importi conguagliati nel
quadro “D”, richiede una valutazione che può essere ricompresa in un arco
ottimale di un biennio, in quanto tale periodo può consentire di effettuare una
valutazione corretta del comportamento aziendale, evidenziando eventuali
anomalie riconducibili a eventi quali la malattia, gli assegni al nucleo
familiare, ecc.
Criteri analoghi devono essere utilizzati dalle Sedi
dell’Istituto nel contesto delle verifiche concernenti i flussi UNIEMENS.
Infine, il messaggio in discorso precisa che:
- ulteriori informazioni di dettaglio circa la
situazione contributiva possono essere fornite dall’ “Archivio ruoli”. Infatti,
i recuperi contributivi tramite ruolo possono riguardare varie tipologie di
credito: dai contributi relativi ai DM insoluti, al recupero degli sgravi
dichiarati indebiti, oppure al recupero delle sole sanzioni;
- deve essere valutata, altresì, la situazione
connessa alle dilazioni richieste dalle aziende all’INPS, ovvero agli Agenti
della riscossione, in relazione alla verifica del regolare pagamento delle rate;
- deve essere inoltre verificata l’esistenza di
situazioni di contenzioso, sia amministrativo che giudiziario, con particolare
riferimento al controllo delle sospensioni disposte dall’Autorità giudiziaria;
- l’accesso alla procedura VIG DM-EMENS offre la
possibilità di approfondire la conoscenza dei flussi contributivi e
retributivi, mentre la procedura CMR (“Confronto Monti Retributivi”) consente
di analizzare le squadrature dei flussi che possono determinare l’eventuale
recupero della contribuzione omessa.
Convocazione dell’azienda
Terminata
l’analisi della situazione aziendale, l’attività di “Tutoraggio” prevede
l’eventuale convocazione dell’impresa, richiedendo, ove necessario, la
presentazione di specifica documentazione.
Le incongruenze contributive riscontrate, se non
sufficientemente documentate e pertanto sanate, formeranno oggetto di recupero
coattivo e, in caso di elevata complessità, dovranno essere tempestivamente
segnalate agli ispettori di vigilanza.
Da ultimo, il messaggio in parola impartisce indicazioni alle strutture
territoriali dell’Istituto circa le modalità organizzative delle attività di
“Tutoraggio”, la programmazione, il monitoraggio e la valutazione delle
medesime.