TRACCIABILITÀ
DEI FLUSSI FINANZIARI: SI ATTENDE UN DECRETO LEGGE
Il
prossimo Consiglio dei Ministri, dovrebbe approvare un decreto legge, la
cui bozza
è stata
esaminata nel preconsiglio di martedì 13 ottobre u.s..
La bozza contiene alcune
disposizioni interpretative ed altre modificative dell`art. 3 della legge n.
136/2010, allo scopo di chiarine i punti controversi.
È anche prevista una disposizione
transitoria secondo la quale l`art. 3 si applica immediatamente ai contratti ed
ai relativi subcontratti stipulati a partire dal 7 settembre 2010 (cioè successivamente
alla data di entrata in vigore della Legge n. 136), mentre i contratti
stipulati anteriormente alla stessa data ed i relativi subcontratti,
dovranno essere adeguati alle disposizioni di cui all`art. 3 entro il 5 marzo
2011 (180 giorni dall`entrata in vigore della Legge n. 136). Per la stessa
scadenza è prevista l`emanazione di un D.P.C.M. per
la definizione di ulteriori modalità di attuazione.
La bozza di decreto contiene poi
disposizioni interpretative e modificative apprezzabili, in quanto, pur
allargando l`ambito di applicazione, eliminano pericolose ambiguità e
forniscono chiarimenti, tra i quali si sottolineano:
- l`espressione “anche non in via
esclusiva” consente di utilizzare uno o più conti correnti bancari o postali
anche per più commesse e di far transitare sugli stessi anche movimenti
finanziari estranei alle commesse pubbliche.
- i pagamenti ai dipendenti e
quelli relativi alle spese generali possono essere effettuati anche con
strumenti diversi dal bonifico, purchè idonei a
garantirne la tracciabilità e che la reintegrazione delle somme utilizzate per
il pagamento di spese estranee alle commesse pubbliche possa essere effettuata
anche con strumenti diversi dal bonifico, purchè tracciabili.
-
l`equiparazione
al bonifico bancario o postale della ricevuta bancaria (Ri.Ba)
e la possibilità di effettuare in contanti alcune piccole spese di cantiere.
La previsione dell’emanazione di un D.P.C.M. di attuazione non appare del tutto soddisfacente, perchè riveste importanza anche ai fini dell`applicazione
della normativa ai contratti stipulati dopo l`entrata in vigore della legge.
Per questo motivo, l’ANCE, assieme a
Confindustria ha fatto pervenire alla Presidenza del Consiglio una richiesta di
modifica del decreto legge, nel senso di sospendere l`applicazione della
normativa anche ai nuovi contratti, fino all`emanazione del D.P.C.M.
di attuazione.