MANIFESTAZIONE NAZIONALE
DEL SETTORE IL 1° DICEMBRE 2010
Si pubblica, qui di seguito, il
comunicato stampa dell'ANCE relativo alla programmata manifestazione nazionale
degli Stati Generali delle Costruzioni per sensibilizzare il Governo e le forze
politiche sulla necessità di un concreto intervento a sostegno del rilancio del
comparto edile.
Alla
manifestazione in parola sono invitate a partecipare le imprese del settore.
STATI
GENERALI DELLE COSTRUZIONI
MANIFESTAZIONE NAZIONALE IL 1° DICEMBRE
Il settore non può più attendere: -250mila occupati, +300% di utilizzo ammortizzatori
sociali, -20% di produzione
A un anno e mezzo dagli Stati Generali
delle Costruzioni, l'evento che riunì insieme per la prima volta tutte le sigle
delle organizzazioni sindacali e delle associazioni delle imprese artigiane,
delle cooperative e di tutta la filiera delle costruzioni, per denunciare la
crisi, ma anche per proporre un modello di sviluppo basato sulla qualità e la
legalità dell'impresa e del lavoro, gli stessi soggetti sociali si sono riuniti
per lanciare un nuovo e pressante grido di allarme.
Il settore è piegato da una crisi
senza precedenti: oltre 250.000 posti di lavoro persi, oltre 300% in più di
utilizzo ammortizzatori sociali, oltre il 20% medio di riduzione delle
produzioni nei settori dei materiali da costruzione, circa 70 mld in meno di valore complessivo delle produzioni. Se a
questo si aggiunge l'inaccettabile danno causato dai ritardati pagamenti della
Pubblica Amministrazione, con punte di ritardo anche di 24 mesi, emerge un
quadro di assoluta gravità.
Durante tutti questi mesi, di fronte
all'insufficiente politica industriale a sostegno del settore, imprese,
sindacati, cooperative, artigiani e tutti gli attori della lunga filiera
dell'edilizia hanno denunciato più volte - a livello nazionale e su tutto il
territorio - lo stato di grande difficoltà del settore, ricercando un costante
dialogo con il governo e le amministrazioni pubbliche, sollecitando un
confronto, avanzando proposte concrete che hanno incontrato spesso il favore
bipartisan delle forze politiche.
A questa azione, responsabile e
propositiva, del mondo dell'edilizia non ha ancora corrisposto un'efficace
azione del Governo, nè sul piano dei provvedimenti
adottati e delle risorse disponibili, nè su quello
del coinvolgimento completo degli attori degli Stati Generali, visto che il
tavolo interministeriale dell'edilizia, che era stato insediato a Palazzo Chigi
nel luglio 2009, si è finora riunito una volta sola.
Non possiamo protrarre ulteriormente
un'attesa che ha già fatto molte vittime in termini di perdita di posti di
lavoro e di competitività del Paese.
Le imprese e i lavoratori
dell'edilizia ritengono prioritario:
1.
sbloccare
i pagamenti per le imprese che hanno SAL approvati e oggi vincolati dal Patto
di stabilità, anche per consentire alle stesse il pagamento delle forniture e
dei servizi utilizzati. Più in generale allentare i vincoli dello stesso patto
per gli enti virtuosi al fine di finanziare prioritariamente interventi legati
alla tutela e messa in sicurezza del territorio, del patrimonio edilizio e dei
beni culturali ed artistici.
2.
Rendere
effettivamente disponibili, in termini di attribuzioni di cassa, le risorse
destinate dal CIPE alle priorità infrastrutturali, a partire da quelle attribuite
al programma di piccole e medie opere e all'edilizia scolastica.
3.
Puntare
su processi di semplificazione amministrativa rafforzando i controlli di
sicurezza e regolarità.
4.
Eliminare
le penalizzanti distorsioni fiscali esistenti nel settore immobiliare (ad
esempio l'Iva sull'invenduto dopo 4 anni) nell'ambito di una riforma del fisco
orientata allo sviluppo e più equa per lavoratori, imprese e cittadini.
5.
Rilanciare
gli strumenti di investimento nelle infrastrutture e nell'immobiliare.
6.
Attivare
strumenti di lotta all'illegalità e promuovere la qualificazione con procedure
esigibili e chiare in stretta collaborazione con le imprese e i lavoratori,
senza penalizzare la quotidiana operatività delle imprese corrette.
7.
Estendere
all'edilizia gli ammortizzatori sociali definiti per il settore industria.
Gli Stati Generali delle costruzioni
chiedono al Governo e a tutte le forze politiche di maggioranza e di
opposizione un forte impegno di rilancio delle costruzioni, a partire dalle
priorità sopra indicate.
A sostegno di queste richieste i
promotori degli Stati Generali delle costruzioni indicono una Manifestazione Nazionale per mercoledì
1° dicembre 2010.
La Manifestazione, che vedrà la
partecipazione di tutte le Associazioni imprenditoriali e delle Organizzazioni
Sindacali del settore edile, si
svolgerà in Piazza Montecitorio a partire dalle ore 10,30.
STATI
GENERALI DELLE COSTRUZIONI
ANCE * FENEAL UIL * FILCA CISL *
FILLEA CGIL * ANAEPA-CONFARTIGIANATO * CLAAI * CNA COSTRUZIONI * FIAE CASARTIGIANI
* ANIEM CONFAPI * AGCI/PSL * ANCPL * FEDERLAVORO SERVIZI CONFCOOPERATIVE * AGI
* ASSOIMMOBILIARE * FEDERCOSTRUZIONI (ANCE, ANIE, ANIMA, ASSOVETRO, FEDERAZIONE
CONFINDUSTRA CERAMICA E LATERIZI, CONFINDUSTRIA METALLI, FEDERBETON,
FEDERCHIMICA, FEDERLEGNOARREDO, OICE, UNACOMA COMAMOTER, ASCOMAC)