AVVISO COMUNE PER
Lo scorso 16 febbraio 2011 è stata approvata la proroga dell"'Avviso Comune per la sospensione dei debiti
delle piccole e medie imprese verso il sistema creditizio".
Il nuovo Accordo è stato firmato dal Ministero
dell'Economia, dall' Abi, da Confindustria e da altre
Associazioni di categoria.
L'accordo in parola riguarda tutti i settori e rimarrà in
vigore fino al prossimo 31 luglio 2011.
Si riporta di seguito una breve nota
esplicativa.
Nota esplicativa
È stato prorogato al 31 luglio
Il nuovo accordo prevede per i finanziamenti che non
hanno finora beneficiato delle misure previste nell'Avviso Comune:
- la proroga dell'Avviso Comune dell'agosto 2009 e dell'Addendum del dicembre 2009, secondo cui è possibile:
• sospendere per 12 mesi il
pagamento della quota capitale delle rate di mutui;
• sospendere per 12 mesi ovvero per 6 mesi il
pagamento della quota capitale implicita nei canoni di operazioni
di leasing rispettivamente "immobiliare" ovvero
"mobiliare";
• allungare fino a 270 giorni le scadenze del credito
a breve termine per sostenere le esigenze di cassa,
con riferimento alle operazioni di anticipazione su crediti certi e esigibili.
Per i finanziamenti che hanno già beneficiato delle misure
dell'Avviso Comune,
invece, sarà possibile allungare la
durata dei finanziamenti a medio - lungo termine.
L'allungamento non potrà essere superiore alla durata
residua del piano di ammortamento e comunque non sarà
superiore a 2 anni per i mutui chirografari e a 3 anni per quelli ipotecari.
Il tasso di interesse al quale
verrà realizzata l'operazione di allungamento è pari a quello contrattuale
qualora l'operazione fruisca della copertura del Fondo di Garanzia per le PMI e
del Fondo ISMEA. Il tasso di interesse resterà
invariato anche nel caso di intervento della Cassa Depositi e Prestiti.
Negli altri casi la banca si riserva di rivedere le
condizioni contrattuali.
Nel caso in cui il finanziamento originario sia assistito da garanzie, l'estensione delle stesse per il
periodo di ammortamento aggiuntivo è condizione necessaria per la realizzazione
dell'operazione.
Qualora possano essere acquisite nuove garanzie pubbliche o
private anche limitatamente al solo periodo di ammortamento
aggiuntivo, l'eventuale rifiuto della banca a realizzare l'operazione nei
confronti di un impresa in bonis, che non
presenta ritardi di pagamento, dovrà essere adeguatamente motivato.
o ricorrere a strumenti di
copertura del rischio del tasso relativamente ai finanziamenti per i quali
si propone l'allungamento del piano di ammortamento. Gli strumenti sono due: il
primo consente di convertire il tasso di finanziamento da variabile a fisso; il
secondo consente di fissare un tetto (cap) all'eventuale
incremento del tasso di interesse variabile.
Inoltre, tutte le imprese potranno ricorrere a finanziamenti
aggiuntivi nel caso di processi di rafforzamento patrimoniale. Tale misura era già prevista dall'Avviso
Comune, ma è stata modificata, prevedendo che l'importo del finanziamento sia proporzionale, anziché un multiplo, al capitale
effettivamente versato dai soci.
Possono essere ammesse all'allungamento le PMI di tutti i
settori, a
condizione che siano in bonis, ovvero che non abbiano posizioni debitorie classificate
dalla banca come sofferenze, partite incagliate, esposizioni ristrutturate o
scadute/sconfinanti da oltre 180 giorni, né procedure esecutive in corso.
Inoltre, l'impresa nel periodo di sospensione
dell'ammortamento del mutuo, deve aver pagato con regolarità gli interessi e
deve, alla fine del periodo di sospensione, aver ripreso a pagare regolarmente
le rate di ammortamento del finanziamento.
L'iter di approvazione delle
domande non prevede automatismi nella realizzazione degli interventi illustrati
e la banca effettuerà l'istruttoria in piena autonomia.
Le imprese richiedenti forniranno le informazioni necessarie
per valutare la capacità di continuità aziendale e le banche si
impegnano a fornire una risposta entro 40 giorni lavorativi dalla
presentazione della domanda o dalla data di ricevimento delle informazioni aggiuntive
eventualmente richieste alle imprese.