NUOVA ORGANIZZAZIONE DEGLI ENTI GESTORI DELLE AREE REGIONALI PROTETTE.
Il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato
nella seduta di giovedì 28 luglio il PDL n.76 “Nuova organizzazione degli enti
gestori delle aree regionali protette e modifiche alle leggi regionali 30 novembre
1983, n. 86 (Piano generale delle aree regionali protette. Norme per
l’istituzione e la gestione delle riserve dei parchi e dei monumenti naturali, nonchè delle aree di particolare rilevanza naturale e
ambientale) e 16 luglio 2007, n. 16 (Testo unico delle leggi regionali in
materia di istituzione di parchi)”.
Il Progetto di legge interviene sia in materia di governance che di efficienza gestionale, riduzione della
spesa e semplificazione.
Relativamente alla governance,
si propone la trasformazione degli attuali enti gestori in enti pubblici, con
la partecipazione obbligatoria, anche in termini contributivi, degli enti
locali territorialmente interessati, nonchè di quelli
volontariamente aderenti.
La procedura di trasformazione è definita nel
dettaglio, così come la previsione di un regime speciale per i Parchi Adamello,
Alto Garda Bresciano, Agricolo Sud Milano e Bosco delle Querce che continuano
ad essere gestiti secondo le previsioni della rispettiva legge regionale
istitutiva.
La trasformazione deriva dalla necessità di rispettare
quanto previsto dall’articolo 2, comma 44, della legge 10/2011 (Milleproroghe), che ha qualificato i consorzi costituiti
per la gestione degli enti parco come consorzi di funzione, oggetto quindi di
soppressione sulla base dell’articolo 2, comma 186, lettera e) della legge
191/2009; l’obbligo di soppressione è escluso solo fino alla data di entrata in
vigore di una legge regionale di riordino e, comunque, non oltre il 31 dicembre
2011.
L’ente gestore sarà organizzato sulla base di un
modello che vede la presenza del presidente, della comunità del parco e del
consiglio di gestione, oltre che di un direttore e un revisore dei conti. La
nuova distribuzione delle competenze tra gli organi del parco è stabilita anche
al fine di raggiungere il secondo obiettivo del progetto di legge, ovvero una
maggiore efficienza gestionale dell’area protetta.
Quanto alle esigenze di riduzione della spesa, anche a
seguito della manovra di luglio del Governo (legge 122/2010), il progetto di
legge ipotizza l’esercizio in forma associata o convenzionata, da parte di più
parchi, di una serie di funzioni; inoltre, gli enti gestori, su base
volontaria, potranno proporre al presidente della Giunta regionale
l’accorpamento tra loro.
Relativamente alla semplificazione, la legge definisce
procedure semplificate per l’approvazione del piano del parco naturale, che
costituirà un titolo specifico del Piano territoriale di coordinamento di parco
regionale.
La valorizzazione dei Parchi locali di interesse sovracomunale (PLIS) viene attuata attraverso uno specifico
articolo della legge, che ne definisce le finalità, le modalità di gestione e
istituzione e i compiti dell’ente gestore.
La legge dispone infine l’abrogazione della legge
regionale 26/1996, relativa all’organizzazione degli attuali consorzi di
gestione delle aree protette.
Il Consiglio
regionale ha infine approvato una risoluzione che impegna la Giunta regionale a
proporre, entro sei mesi al Consiglio, un progetto di legge che garantisca una
fruizione consapevole dei parchi e che promuova la più ampia tutela delle aree
protette.