INPS - CERTIFICAZIONE DI MALATTIA - INFORMATIVA  AI MEDICI - MESSAGGIO n. 18654/2011

 

Con messaggio n. 18654 del 30 settembre 2011, che si riproduce in calce alla presente nota, l’Inps ha divulgato un’informativa ai medici in merito alle attività che l’Istituto pone in essere qualora dall’esame dei certificati di malattia pervenuti emergano anomalie codificate.

Il messaggio in parola ricorda che la certificazione, per essere idonea a comprovare lo stato di malattia indennizzabile, deve contenere elementi essenziali obbligatori che, se omessi o incompleti, la rendono invalida.

In passato, la certificazione compilata a mano poteva presentare diversi tipi di anomalie, quali l’assenza di date o di diagnosi ovvero di anagrafica.

A seguito della telematizzazione dei certificati di malattia, sono oggi possibili (salvo i casi residuali di certificazione cartacea) soltanto due tipologie di anomalie, così codificate:

- anomalia CM5 - diagnosi non comprovante l’incapacità al lavoro;

- anomalia A - anomalia generica (ad esempio, informazioni non esplicative della diagnosi, ovvero diagnosi incomplete, come: “gravidanza”, “trauma”, “intervento”, ecc.).

Ciò premesso, l’Inps precisa che, analogamente a quanto avveniva in passato, tali anomalie continuano ad essere segnalate dall’Istituto ai lavoratori interessati, con specifica lettera, per le conseguenti rettifiche, utili a rendere validabile la certificazione presentata.

Inps

Roma, 30 settembre 2011

Messaggio n. 18654

Oggetto: informativa ai medici - certificazione di malattia

Nell’ambito della telematizzazione della certificazione di malattia assume un ruolo fondamentale il rapporto con gli Ordini dei Medici e con le diverse Associazioni dei medici di famiglia; in tale contesto di proficua collaborazione si è avvertita l’esigenza di informare detti interlocutori in merito alle attività che l’Istituto pone in essere qualora dall’esame dei certificati pervenuti vengano riscontrate anomalie codificate.

In premessa, è bene specificare che la certificazione, per essere idonea a comprovare lo stato di malattia indennizzabile, deve contenere elementi essenziali obbligatori che, se omessi o incompleti, la rendono invalida.

In passato - e ancora oggi per la parte residuale di certificati cartacei- il certificato compilato a mano poteva presentare diverse tipologie di anomalie, quali assenza di date o di diagnosi o persino di anagrafica; alcune di queste sono sanabili, altre sono tali da rendere nulla la certificazione.

L’apposizione del codice di anomalia in procedura comportava, e comporta ancora, l’invio in automatico di lettere indirizzate ai lavoratori per le conseguenti rettifiche.

Oggi, con la telematizzazione del certificato sono possibili solo due tipi di anomalie:

- anomalia CM5 - diagnosi non comprovante incapacità al lavoro

- anomalia A - anomalia generica (informazioni ad esempio non esplicative della diagnosi, ovvero diagnosi incomplete del tipo: “gravidanza”, “trauma”, “intervento”, “disfonia”, etc… Si veda la pag. 54 del Manuale cert new).

Tali anomalie continuano ad essere segnalate ai lavoratori con specifica lettera che, dunque, non rappresenta nessuna novità rispetto al passato, ma costituisce una semplificazione, essendosi ridotte le possibili cause di anomalie.

La necessità della azione informativa è dovuta a segnalazioni pervenute da parte dei medici e ad articoli di stampa che denunciano situazioni irritualmente indicate come pregiudizievoli per i lavoratori, ma che, in realtà, sono agli stessi favorevoli e finalizzate a consentire opportune rettifiche utili a rendere validabile la certificazione presentata.

Ciò considerato, le Direzioni regionali avranno cura di prendere immediatamente contatti con le rappresentanze territoriali degli Ordini dei medici e delle diverse Associazioni dei medici di famiglia, informandoli sui contenuti del presente messaggio.