APPALTI PUBBLICI - NUOVE SOGLIE EUROPEE IN VIGORE DAL 1° GENNAIO 2012 - PER I LAVORI LA SOGLIA E’ FISSATA A 5 MILIONI DI EURO

 

E’ stato pubblicato sulla G.U.U.E. n. 319/43 del 2 dicembre 2011 il Regolamento Commissione europea 30/11/2011 n. 1251/2011 che modifica le direttive 2004/17/CE, 2004/18/CE e 2009/81/CE e stabilisce che dal primo gennaio 2012 entrano in vigore i nuovi valori delle soglie per i contratti di lavori, servizi e forniture. Per i lavori pubblici la soglia si alza da 4,845 milioni a 5,000 milioni di euro.

La soglia europea negli appalti stabilisce il confine tra le gare soggette alle direttive europee, con maggiori obblighi di pubblicità e regole di competizione più severe, e gare di importo inferiore per le quali non scattano le norme Ue ma vige solo l’obbligo di rispettare i principi di trasparenza, concorrenza e non discriminazione degli operatori.

Allo stesso modo, anche la normativa italiana, e in particolare il Codice degli appalti - D. Lgs. 163/2006, prevede una regolamentazione diversa e più flessibile per le gare sotto la soglia europea.

I valori vengono aggiornati ogni due anni dalla Commissione europea in base alle oscillazioni della moneta di riferimento, i Dsp (diritti speciali di prelievo, l’unità di conto del Fondo monetario internazionale).  Le nuove soglie varranno per il biennio 2012-2013 e si applicheranno in modo automatico anche in Italia, senza bisogno di un recepimento formale, per tutti i bandi pubblicati a partire dal primo gennaio e fino al 31 dicembre 2013.

Tutti i settori subiranno un’oscillazione al rialzo: per le forniture e per i servizi il valore di riferimento passa dai 193mila ai 200mila, che diventano 130mila nel caso in cui ad assegnare l’appalto sia un’amministrazione centrale, ad esempio un ministero.

Cambiano anche le soglie per i settori speciali, nei quali sono raggruppate le amministrazioni e le società che si occupano di acqua, gas, energia, trasporti e servizi postali. Per gli appalti di forniture e servizi in tali settori si passa dagli attuali 387mila curo ai futuri 400mila. La soglia dei lavori pubblici, invece, è stata parificata a quella dei settori ordinari.