MINISTERO DELL’ECONOMIA - LIMITE ALLA CIRCOLAZIONE DEL CONTANTE - ANTICIPI E ACCONTI AI LAVORATORI - CHIARIMENTI DEL DICASTERO

 

Con riferimento alla riduzione del limite per la circolazione del denaro contante e dei titoli al portatore alla soglia di 1.000 euro il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha fornito alcune precisazioni riguardanti, tra l’altro, gli anticipi erogati dal datore di lavoro ai lavoratori in occasione delle trasferte e gli acconti sullo stipendio.

A tal proposito si rammenta che l’art. 12 del Decreto-Legge n. 201/2011 ha ridotto la soglia già prevista dall’art. 49 del Decreto Legislativo 21 novembre 2007, n. 231, recante il recepimento della normativa comunitaria in materia di antiriciclaggio, sanzionato ai sensi dell’art. 58 dello stesso decreto. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze sottolinea, tra l’altro, che l’introduzione di una soglia alla circolazione del denaro contante è frutto di una scelta del legislatore nazionale e non recepisce un obbligo di derivazione comunitaria. 

In merito agli anticipi per le trasferte, il predetto Dicastero conferma che il trasferimento di denaro contante tra datore di lavoro e lavoratore per l’espletamento delle mansioni di quest’ultimo rientra nell’ambito applicativo del divieto di trasferimento di contante per importi pari o superiori a 999,99 euro. Il trasferimento è vietato sia quando l’importo sopra soglia è destinato al singolo lavoratore, sia se la somma, percepita da un unico soggetto, è destinata ad essere ripartita tra più persone per valori inferiori alla soglia.

Per quanto attiene agli acconti sullo stipendio, il Ministero dell’Economia e delle Finanze, a differenza di quanto emerso da una prima fase di analisi, chiarisce che la rateizzazione dello stipendio è ammissibile a condizione che gli acconti trasferiti in contanti o titoli al portatore non eccedano il valore complessivo di 999,99 euro e che il saldo sia poi corrisposto mediante strumenti tracciabili, anche se l’importo residuo sia inferiore al limite di 1.000 euro.

Lo stesso Ministero ha redatto uno schema esemplificativo, che si riporta di seguito, valido sia per lo stipendio sia per una generica fattura commerciale sopra soglia.

 

Esempio: stipendio o fattura commerciale di euro 1.500

Operatività corretta.

Acconto: contante e/o titoli al portatore fino a 999,99 euro, anche in momenti diversi, ma complessivamente di importo inferiore a 1.000 euro.

Saldo: (da 500,01 euro) con strumenti tracciabili (es. bonifici, assegni anche in forma libera).

Operatività non corretta.

Ipotesi 1) - Acconto: contante e/o titoli al portatore per 1.000 euro, anche in momenti diversi e singolarmente inferiori a 999,99 euro, ma complessivamente superiori al limite. Saldo: strumenti tracciabili per 500 euro.

Ipotesi 2) - Acconto: contante e/o titoli al portatore per 900 euro. Saldo: contante e/o titoli al portatore per 600 euro (ndr: e quindi si tratta di pagamento e strumento non tracciabile).