PROROGA
SFRATTI E PROGRAMMI ALLOGGI DIPENDENTI STATALI
si
informa che sulla Gazzetta Ufficiale n. 46 del 25 febbraio 2000 e' stato
pubblicato il decreto legge 25 febbraio 2000 n. 32 relativo alla proroga delle
esecuzioni degli immobili residenziali.
Il
provvedimento, sollecitato dalle Organizzazioni degli inquilini, interviene
sull'annoso problema dell'esecuzione dei provvedimenti di rilascio degli
immobili abitativi gia' emessi graduandone l'esecuzione per ulteriori nove mesi
(a partire dal 1 gennaio 2000).
Per
i nuovi sfratti si stabilisce che il termine minimo di differimento
dell'esecuzione degli sfratti non potra' essere inferiore a nove mesi.Questi
ulteriori graduazioni si applicheranno esclusivamente solo a quei conduttori
con oltre 65 anni di età , con oltre 5 figli, iscritti nelle liste di
mobilita', disoccupati (o cassintegrati), assegnatari di alloggi ERP,
acquirenti di alloggi in costruzione o proprietari di alloggio per il quale e'
in corso la procedura di rilascio, portatori di handicap (anche solo presenti
nel nucleo familiare).
L'esecuzione
di tutti i provvedimenti di rilascio e' stata subordinata alla registrazione
del contratto di locazione, al pagamento dell'ICI ed alla dichiarazione del
relativo reddito.
Infine
il decreto legge prevede un'accelerazione delle procedure per l'assegnazione
agli sfrattati di contributi integrativi per l'affitto ripartiti tra le Regioni
e da assegnare ai Comuni.
Il
provvedimento contiene altresi' la proroga, al 31 maggio 2000, di due termini
relativi ai programmi per la realizzazione di alloggi per i dipendenti statali
(art. 18 L. 203/91).
Si
tratta dei termini per:
-
la ratifica degli accordi di programma per quelle proposte sottoposte a
contenzioso amministrativo (art. 11 comma 2 L. 136/99);
-
la sottoscrizione della convenzione urbanistica tra proponente e Comune (art.
12 comma 2 L. 136/99).
Si
ritiene che il provvedimento, nel suo complesso, sia insufficiente rispetto
alla perdurante ssituazione di crisi del comparto delle locazioni soprattutto
per le famiglie a minor reddito.
Situazione
che avrebbe potuto essere affrontata piu' efficacemente anche senza lo storno,
al Fondo per i canoni, di una quota (1.600 mld) dei fondi ex Gescal, nonche'
attraverso l'individuazione dopo la scadenza della contribuzione ex Gescal (31
dicembre 1998) di nuove risorse da destinare a programmi di edilizia
residenziale pubblica.
In
questo contesto l'ANCE auspica che, in sede di conversione del decreto, possano
essere introdotte idonee misure per incentivare l'offerta di alloggi in
locazione, anche attraverso l'immediato utilizzo dei fondi assegnati al
Ministero dei lavori pubblici dalla Finanziaria 2000.