MINISTERO
DEL LAVORO ATTIVITÀ ISPETTIVA - PROGRAMMAZIONE PER L’ANNO 2013
Il Ministero del Lavoro ha pubblicato sul proprio sito
internet (www.lavoro.gov.it) i risultati della attività di vigilanza svolta
dalle strutture ispettive dello stesso Dicastero, dell’Inps e dell’Inail,
riferita all’anno 2012, ed il “Documento di programmazione dell’attività di
vigilanza per l’anno 2013”.
Il menzionato Documento, sottolinea in via preliminare il
Ministero, si propone di realizzare una coerente pianificazione della azione
ispettiva su tutto il territorio nazionale, in stretta correlazione al numero
di posizioni contributive attive corrispondente alle aziende esistenti e
operanti in ciascun ambito regionale. Nello specifico, è stato stabilito, a
livello nazionale, l’obiettivo di assicurare il raggiungimento di un rapporto
percentuale medio non inferiore al 10% tra il numero di aziende da ispezionare
(programmato per il corrente anno) e il numero di posizioni contributive
attive, allo scopo di garantire un uniforme presidio, da parte del personale
ispettivo di ciascun ufficio, nell’area geografica ed economica di competenza.
Il Documento in questione è stato redatto, altresì, in
continuità con la metodologia della pianificazione dell’attività ispettiva
introdotta a partire dall’anno 2009, strettamente connessa alle peculiari
caratteristiche dei fenomeni di irregolarità emergenti nei diversi ambiti
locali.
Ciò premesso, per quanto concerne l’attività di vigilanza
ordinaria sulla materia lavoristica e previdenziale, il Ministero precisa che
la stessa sarà indirizzata verso le fattispecie di seguito richiamate.
Lavoro “sommerso”
Il Documento in discorso rimarca che si tratta del principale
settore di intervento dell’attività di vigilanza, volta ad arginare i fenomeni
di evasione ed elusione contributiva, a garantire la tutela della salute e
della sicurezza sui luoghi di lavoro, nonché ad ostacolare il ricorso al lavoro
irregolare dei cittadini stranieri immigrati. Gli interventi ispettivi saranno
effettuati, in primo luogo, con riferimento ai settori dell’edilizia e
dell’agricoltura ed in specifiche aree geografiche (prevalentemente del
Meridione).
Qualificazione dei rapporti di lavoro.
L’attività ispettiva verrà indirizzata a contrastare l’uso
distorto, in forma elusiva, dei contratti di lavoro atipici o flessibili
(associazioni in partecipazione, collaborazioni coordinate e continuative,
anche a progetto, partite IVA, collaborazioni occasionali, contratti di lavoro
intermittente, vouchers, contratti part-time, ecc.), anche in considerazione
delle modifiche concernenti vari aspetti della disciplina di tali tipologie
contrattuali introdotte dalla Legge 28 giugno 2012, n. 92. In particolare, gli
accertamenti saranno svolti nelle aree territoriali (in primo luogo le Regioni
del Centro-Nord), contraddistinte, negli ultimi anni, da un trend sempre
crescente del ricorso a forme contrattuali flessibili, nonché nell’ambito dei
cantieri edili.
Esternalizzazioni.
Le verifiche ispettive riguarderanno criticità di particolare
rilevanza connesse al ricorso a forme fittizie e simulate di decentramento
produttivo, che configurano fenomeni di somministrazione illecita, appalti
illeciti e distacchi non genuini.
Le suddette forme di esternalizzazione dei servizi - osserva
il Ministero - interessano diversi ambiti merceologici, ma coinvolgono
principalmente le società cooperative, con particolare riferimento al settore
della logistica, del facchinaggio e dei servizi della persona, settori verso i
quali si concentreranno gli accertamenti ispettivi, volti a ricostruire ed
analizzare la filiera degli appalti privati e pubblici. Particolare attenzione
sarà dedicata ad approfondire gli aspetti relativi alla responsabilità solidale
nell’ambito dei rapporti tra committenti, appaltatori e subappaltatori, a
tutela dei diritti economici e delle condizioni di lavoro del personale
effettivamente occupato.
L’azione ispettiva verrà inoltre indirizzata alla verifica
del corretto utilizzo del distacco transnazionale, al fine di contrastare in
modo efficace le forme di “dumping” connesse all’abuso di questo strumento.
Lavoratori minori.
Proseguiranno le verifiche sull’osservanza della normativa
volta a disciplinare le corrette modalità di occupazione dei lavoratori minori,
nelle aree geografiche maggiormente a rischio, allo scopo di contrastare in
modo efficace i fenomeni di sfruttamento dei minori sul lavoro e di tutelarne
adeguatamente l’integrità psico-fisica.
Lavoratori disabili.
Sarà verificata l’osservanza della Legge 12 marzo 1999, n.
68, con particolare riguardo all’adempimento dell’obbligo di copertura
dell’aliquota riservata alle unità appartenenti alle categorie protette, sia
nel settore privato che in quello pubblico. I controlli verranno pianificati
anche sulla base delle comunicazioni che, ai sensi dell’art. 4, comma 27,
lettera d), della Legge n. 92/2012, i Centri per l’impiego devono mensilmente
effettuare, anche in via telematica, alle competenti Direzioni territoriali del
lavoro, concernenti il mancato rispetto degli obblighi di assunzione previsti
dall’art. 3 della Legge n. 68/1999, nonché il ricorso agli esoneri, al fine
dell’attivazione degli eventuali accertamenti.
Pari opportunità.
L’azione di vigilanza sarà finalizzata a contrastare
eventuali fenomeni discriminatori ed a garantire l’effettività della tutela
fisica ed economica delle lavoratrici madri, anche attraverso lo scambio di
informazioni e sulla base delle segnalazioni provenienti dalle Consigliere e
dai Consiglieri di Parità.
Cooperative di lavoro.
Verrà svolta l’attività di monitoraggio nel settore della
cooperazione, mirata a verificare la correttezza dell’inquadramento
contrattuale e delle condizioni di lavoro dei soci lavoratori, nell’ottica del
conseguente efficace contrasto alle forme di elusione degli obblighi
contributivi e retributivi, anche attraverso il supporto degli Osservatori
provinciali operanti in materia.
Quanto sopra rilevato, il Ministero del Lavoro fa presente
che, per l’anno 2013, saranno sottoposte a verifica n. 134.990 aziende.
Nel paragrafo relativo alla pianificazione dell’azione
ispettiva sul territorio, il Documento in discorso rimarca che quest’ultima,
ferma restando la priorità riconosciuta ai fenomeni di irregolarità
sostanziale, è affidata all’autonomia dei dirigenti dei singoli uffici, i
quali, nell’esercizio del proprio ruolo di coordinamento, valutano gli ambiti
verso cui concentrare annualmente i controlli, in relazione alle peculiarità
delle rispettive realtà territoriali.
In particolare, i responsabili degli uffici possono
programmare e calibrare gli interventi da effettuare nel rispetto della duplice
fonte di attivazione dell’azione ispettiva, e cioè la richiesta di intervento e
la visita di iniziativa.
A titolo meramente esemplificativo, il Ministero individua,
per ogni Regione, le azioni ispettive considerate prioritarie, in relazione
alla specificità del tessuto economico-sociale dell’area di riferimento.
Da ultimo, il Ministero del Lavoro pone in rilievo che, anche
per l’anno 2013:
- oltre all’attività di vigilanza in senso stretto,
continueranno ad essere svolte specifiche iniziative di promozione e
prevenzione, ai sensi dell’art. 8 del D.Lgs. 23 aprile 2004, n. 124 rivolte
agli operatori del mercato del lavoro, agli ordini professionali ed alle realtà
economico-sociali presenti sul territorio di riferimento. Si tratta di incontri
di formazione e aggiornamento sulle tematiche più rilevanti in materia
lavoristica, di legislazione sociale e di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro,
finalizzati a garantire l’integrale rispetto della normativa di lavoro e di
previdenza e assistenza sociale;
- proseguiranno inoltre il “Progetto qualità” (che
costituisce un sistema di valutazione della azione ispettiva delle Strutture
territoriali del Ministero del Lavoro, attivato dalla Direzione Generale per
l’attività ispettiva del medesimo Dicastero) e il “Progetto trasparenza ed
uniformità” (che si inserisce tra le iniziative ministeriali a garanzia del
corretto svolgimento dell’attività ispettiva. Si tratta, in sostanza, di una
forma di monitoraggio interno, effettuato dalla predetta Direzione Generale,
sul funzionamento dell’attività di vigilanza e di osservatorio permanente sulle
eventuali anomalie comportamentali di maggiore rilievo da parte del personale
ispettivo).