IMU SUL MAGAZZINO: L’ANCE PRESENTA UN RICORSO PER ELIMINARLA
Si
segnala che l’ANCE ha deciso di ricorrere all’azione legale per tentare di
eliminare una delle più gravi distorsioni dell’imposta municipale che, nel
settore edile, va a colpire anche la “produzione” e non solo i beni
patrimoniali delle imprese.
Quello
riservato all’edilizia, che paga una tassa anche sui beni in magazzino,
costituisce un unicum in tutto il panorama industriale italiano, in
violazione, a parere dell’ANCE, dei principi costituzionali di uguaglianza,
ragionevolezza e capacità contributiva (artt.3 e 53 Cost.).
A
tal fine, è stato conferito mandato ad un prestigioso Studio legale e
tributario, con sede a Milano, Roma e Firenze, per avviare e gestire il contenzioso.
Nello
scorso mese di aprile sono state presentate le istanze di rimborso dell’IMU per
le “imprese pilota” (localizzate nella Provincia di Milano, Monza Brianza e
Torino), per conto delle quali, lo Studio impugnerà il provvedimento di diniego
(espresso, o “tacito” decorsi 90 giorni dalla richiesta di rimborso) di fronte
alla Commissione Tributaria Provinciale, competente per territorio, sollevando,
in via incidentale, la questione di legittimità costituzionale.
A
partire da luglio 2013 sarà, quindi, possibile proporre i relativi ricorsi
dinanzi alla Commissione Tributaria Provinciale, che valuterà se ricorrono gli
estremi per il giudizio di fronte alla Corte Costituzionale.
Nell’attesa di conoscere l’esito dell’azione già intrapresa, l’ANCE persisterà nella richiesta al nuovo Esecutivo di intervenire normativamente per eliminare il prelievo IMU sugli “immobili merce”, anche in vista dei prossimi provvedimenti annunciati dal Governo in merito alle revisione della disciplina dell’imposta municipale.