APPROVATA LA NUOVA MORATORIA BANCARIA 2013-2014 - PER LA PRIMA VOLTA
AMMESSA LA SOSPENSIONE DEI CONTI CORRENTI
L’
“Accordo per il credito 2013”, firmato lo scorso 1° luglio 2013, dall’Abi e dalle parti economiche (l’Ance
aderisce attraverso Confindustria), contiene tre misure di interesse per le
imprese di costruzioni.
La
prima prevede la possibilità di sospendere per 12 mesi il versamento della
quota capitale delle rate di mutuo. Quest’anno, questa possibilità è stata
estesa anche alle aperture di conto corrente ipotecario che prevedono un piano
di rimborso rateale.
Queste
operazioni di sospensione saranno realizzate allo stesso tasso d’interesse
contrattuale e potranno essere concesse anche per i finanziamenti che hanno già
usufruito della sospensione ai sensi dell’Avviso Comune del 3 agosto 2009 e
relativi rinnovi. Non potranno, invece, aderire i finanziamenti sospesi ai
sensi delle “Nuove misure per il credito alle PMI” del 28 febbraio 2012.
La
seconda misura prevede l’allungamento della durata del periodo di ammortamento
dei mutui ipotecari fino a 4 anni (fino a 3 per quelli chirografari).
L’allungamento
avverrà allo stesso tasso contrattuale qualora l’impresa si impegni ad
effettuare un aumento di capitale nei 12 mesi successivi all’accoglimento della
richiesta, oppure ad iniziare un processo di aggregazione con altre realtà
industriali che consenta un rafforzamento patrimoniale.
Le
modalità con cui si potrà effettuare l’aumento di capitale sono ampie e
prevedono anche l’apporto di immobili da parte dei soci.
Qualora
l’impresa non avesse intenzione di impegnarsi in nessuna delle due azioni
precedentemente descritte, l’incremento del tasso d’interesse non potrà essere
superiore all’incremento del costo di raccolta della banca rispetto al momento
dell’erogazione originaria; nella definizione del nuovo tasso d’interesse si
terrà conto della presenza di eventuali garanzie aggiuntive. Di norma,
l’incremento del tasso d’interesse non potrà superare i 200 punti base.
La
terza misura prevede un impegno da parte delle banche, per le imprese che
avviano processi di rafforzamento patrimoniale, anche alla luce delle
agevolazioni fiscali previste dal decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, a
concedere un finanziamento proporzionale all’aumento dei mezzi propri.