ISTITUZIONE DELLE WHITE LIST  DELLE PREFETTURE - LE STAZIONI APPALTANTI NON DOVRANNO CHIEDERE LA CERTIFICAZIONE ANTIMAFIA PER LE IMPRESE ISCRITTE NELL’ELENCO.

 

E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 164 del 15 luglio scorso il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 18 aprile 2013 relativo all’istituzione delle “White List”, in materia di antimafia.

 

Il decreto in parola disciplina le modalità per l’istituzione e l’aggiornamento da parte delle Prefetture dell’ elenco unico dei fornitori, prestatori di servizi ed esecutori non soggetti a tentativo di infiltrazione mafiosa, operanti nei settori di attività indicati all’articolo 1, comma 53 della legge 6 novembre 2012 n. 190 (“Anticorruzione”).

 

La norma che istituisce le “White List” entrerà in vigore il prossimo 14 agosto. Si rimanda alla nota conclusiva del presente testo per un chiarimento sulla tempistica.

 

La Legge 190/2012 aveva già previsto che un apposito decreto avrebbe istituito l’elenco suddetto presso le Prefetture attraverso l’ufficio territoriale del Governo della  provincia  dove  l'impresa ha posto la propria sede legale.

 

L’informativa antimafia, necessaria per poter partecipare alle gare pubbliche, non verrà richiesta nei confronti delle imprese che sono inserite per l’attività per cui è stata disposta l’iscrizione. Il decreto stabilisce infatti che le stazioni appaltanti non devono richiedere la certificazione antimafia nei confronti delle imprese iscritte nella “White List” delle Prefetture.

 

L’iscrizione nell’elenco è volontaria, ha efficacia per 12 mesi ed è subordinata al rispetto dei requisiti posti dal Codice Antimafia - decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159  - in merito a assenza di cause di decadenza, sospensione o divieto di cui all’art. 67 del Codice stesso e di eventuali tentativi di infiltrazione mafiosa tendenti a condizionare le scelte e gli indirizzi dell’impresa.

 

La domanda di iscrizione deve essere presentata dal titolare dell’impresa individuale o dal legale rappresentante della società alla competente Prefettura, anche per via telematica.

Una volta presentata l’istanza, la Prefettura competente procede all’istruttoria consultando la Banca dati nazionale unica della documentazione antimafia, istituita ai sensi dell'art.  96  del Codice antimafia. Se l’impresa risulta censita, sarà rilasciata l’informativa antimafia liberatoria per l’iscrizione nelle “White List”; se viceversa non risultasse ivi censita, si effettueranno le necessarie verifiche. In ogni caso il procedimento dovrà concludersi nel termine di 90 giorni dalla data di ricevimento dell’istanza di iscrizione.

I settori di attività maggiormente esposti a rischio di infiltrazione mafiosa, così come elencati nella norma di legge, e per i quali si può chiedere l’iscrizione nelle “White List” sono:

a) trasporto di materiali a discarica per conto di terzi;

b) trasporto, anche transfrontaliero, e smaltimento di rifiuti per conto di terzi;

c) estrazione, fornitura e trasporto di terra e materiali inerti;

d) confezionamento, fornitura e trasporto di calcestruzzo e di bitume;

e) noli a freddo di macchinari;

f) fornitura di ferro lavorato;

g) noli a caldo;

h) autotrasporti per conto di terzi;

i) guardianìa dei cantieri.

 

La “White list” verrà aggiornata periodicamente dalla Prefettura e le imprese iscritte saranno soggette comunque a verifiche periodiche a campione circa la permanenza delle condizioni per l’iscrizione stessa.

In ogni caso, entro 30 giorni dalla scadenza della validità dell’iscrizione, l’impresa può comunicare alla Prefettura competente il proprio interesse a rimanere nell’elenco, anche per settori di attività ulteriori o diversi da quello originario.

La Prefettura di competenza renderà pubblico l’elenco accessibile dal proprio sito alla sezione “Amministrazione trasparente”.

 

Si segnala, peraltro, che la Banca dati nazionale unica della documentazione antimafia non è ancora stata istituita dal Ministero competente, se non in funzione di Expo 2015 e per la ricostruzione dell’Abruzzo.

Pertanto le Prefetture, dal prossimo 14 agosto, non saranno ancora in grado di procedere con le pratiche di iscrizione, versando nell’impossibilità di effettuare qualsivoglia controllo né, ovviamente, di approntare le “White List”.

 

Gli uffici del Collegio Costruttori rimangono a disposizione per ogni chiarimento si rendesse necessario, nell’attesa di fornire ulteriori aggiornamenti in merito.