STUDI
DI SETTORE - REGOLARIZZAZIONE DEI CODICI DI ATTIVITÀ E ADEGUAMENTO DI UNICO
2000
(Min.
fin., Circ. 8/6/00, n. 121/E)
I
contribuenti nei confronti dei quali trovano applicazione gli studi di settore
sono tenuti a compilare il modello per la comunicazione dei dati rilevanti ai
fini dell'applicazione degli studi di settore relativo all'attività
effettivamente esercitata in modo prevalente nonché quelli relativi alle
eventuali attività secondarie per le quali sia stata volontariamente tenuta
separata annotazione dei componenti rilevanti per l'applicazione degli studi di
settore.
Con
una disposizione contenuta nel disegno di legge "collegato
ordinamentale" alla legge finanziaria per l'anno 2000 è stata prevista la
possibilità, per i contribuenti destinatari degli studi settore e dei
parametri, di comunicare codici di attività relativi all'attività prevalente ed
a quelle secondarie diversi da quelli risultanti all'Amministrazione
finanziaria mediante l'indicazione nel modello UNICO 2000 dei codici
corrispondenti alle attività effettivamente esercitate.
Tale
indicazione produce i medesimi effetti della dichiarazione di variazione
dell'attività ai fini IVA (art. 35, D.P.R. n. 633/1972), senza applicazione di
sanzioni neanche con riferimento ai periodi di imposta precedenti.
La
disposizione, in corso di approvazione, è stata già recepita nelle istruzioni
per la compilazione della dichiarazione dei redditi modello Unico 2000.
Sono
interessati alla regolarizzazione dei codici di attività:
-
tutti i contribuenti titolari di reddito d'impresa o esercenti arti e
professioni nei confronti dei quali trovano applicazione gli studi di settore o
i parametri;
-
i soggetti che effettivamente esercitano una attività per la quale si applicano
gli studi di settore o i parametri, ma che hanno in precedenza comunicato
all'Amministrazione finanziaria l'esercizio di un'attività per la quale non
trovano applicazione tali strumenti di accertamento;
-
i soggetti che hanno in precedenza, comunicato l'esercizio di un'attività per
la quale non si applicano gli studi di settore e i parametri e che intendono
variare la stessa comunicando un nuovo codice di attività per il quale trovano,
invece, applicazione gli studi di settore o i parametri.
Sono
esclusi dalla regolarizzazione i contribuenti esercenti attività per le quali
non sono stati elaborati né i parametri, né gli studi di settore o che si
trovano in condizioni in cui sussistono cause di esclusione dall'applicazione
degli studi di settore o dei parametri (inizio attività, cessazione
dell'attività, periodo di non normale svolgimento ecc.).
Adeguamento
in dichiarazione dei redditi
Per
il primo anno di applicazione dei singoli studi di settore, i contribuenti
possono effettuare l'adeguamento dei ricavi e compensi presunti sulla base
degli studi stessi in sede di dichiarazione dei redditi senza applicazione di
sanzioni e interessi.
In
base a una specifica disposizione contenuta nel "collegato
ordinamentale" alla finanziaria 2000, in corso di approvazione e già
recepita nelle istruzioni per la compilazione della dichiarazione dei redditi,
è consentito effettuare l'adeguamento alle risultanze degli studi di settore in
sede di dichiarazione dei redditi anche per il secondo periodo d'imposta di
applicazione degli studi approvati con decreto 30 marzo 1999.
Per
il 1999, quindi, tutti i contribuenti destinatari degli studi di settore
possono indicare nella dichiarazione dei redditi, senza applicazione di
sanzioni e interessi, i ricavi non annotati nelle scritture contabili per
adeguarli a quelli derivanti dall'applicazione degli studi.