PIANO
PAESISTICO
Il
Consiglio Regionale nella seduta del 6 marzo, ha definitivamente approvato il
Piano Territoriale Paesistico Regionale.
Il
piano approvato detta disposizioni per la programmazione e pianificazione
territoriale, fissando le direttive per la redazione dei piani territoriali di
coordinamento provinciale sotto l'aspetto della tutela e della valorizzazione
delle risorse paesistiche ambientali.
Tali
piani dovranno individuare le principali classi tipologiche del territorio, ai
fini della conservazione dei rispettivi caratteri paesistici fondamentali; le
zone di particolare interesse paesistico-ambientale includendovi le aree assoggettate
a vincolo; i criteri per la trasformazione e l'uso del territorio , indicandone
i livelli di tutela quali la conservazione integrale oppure la tutela limitata
a determinare componenti paesistiche oppure la trasformazione congiunta di
interventi di valorizzazione paesistica.
Regione,
Province e Comuni, nel nuovo sistema, in base al principio della sussidiarietà
collaborano per perseguire le finalità proprie della pianificazione paesistica.
La
Regione definisce l'architettura del sistema della pianificazione paesistica,
stabilisce gli indirizzi di tutela e le regole per il controllo degli
interventi; promuove l'unitarietà e la coerenza delle politiche di paesaggio
sull'intero territorio lombardo; cura le politiche strategiche con enti esterni
anche nazionali e internazionali promuove la cultura del paesaggio.
Le
Province, con il Piano territoriale di coordinamento, definiscono le linee
generali della disciplina paesistica per il loro territorio; coordinano i Piani
regolatori generali e ne riscontrano l'adeguatezza agli indirizzi di tutela;
curano le politiche attive per la riqualificazione e la migliore fruizione del
paesaggio; promuovono la progettazione territoriale sovracomunale.
I
Comuni adeguano i P.R.G. agli indirizzi di tutela; curano la pianificazione nel
dettaglio; controllano gli interventi edilizi; si coordinano tra loro e con la
Provincia.